Il Gatto Norvegese delle Foreste



IL GATTO NORVEGESE DELLE FORESTE

Il gatto norvegese delle foreste o Norsk Skogkatt è la razza nazionale della Norvegia ed è universalmente considerato il gatto sacro degli antichi vichinghi. Questi gatti, che vivevano nei boschi, accompagnavano i marinai durante le navigazioni per proteggere le stive dai topi e si diffusero così in varie parti del mondo. 
Il gatto delle foreste norvegesi ha sviluppato caratteristiche uniche nel mondo felino. Quando venne classificato come razza nel 1559 da Peter Clauson Friis, prete e naturalista norvegese, era allora considerato una specie di lince. Solo alla fine degli anni trenta del ‘900  il Norvegese viene ufficialmente presentato  come razza felina in una mostra ad Oslo. Tuttavia, l’incrocio con gatti domestici a pelo corto, il cui gene è dominante, ha fatto sì che lo Skogatt diventasse sempre più raro e a rischio di estinzione. Negli anni  Settanta fu selezionata una coppia di Skogkatt "puri", Pippa e Truls,  che venne eletta capostipite e nel 1974, nacquero i primi cuccioli, avviando così un difficile programma di selezione, che comportò anche incroci tra parenti,  per poi ottenere nel 1977 il  riconoscimento da parte della FIF (Fédération Internationale Féline), dopo che furono autenticate tre generazioni complete.
Il Norvegese è un gatto di taglia grande, a pelo lungo o semi-lungo,   di costituzione robusta e con una  solida struttura ossea. L'aspetto è molto simile al Maine Coon, dal quale si differenzia fondamentalmente per la forma della testa: nel Maine è più lunga e con il muso squadrato, mentre quella del Norvegese è più similie a un triangolo equilatero. La fronte è leggermente arrotondata e il profilo è senza stop, vale a dire che il naso è drittissimo e senza gobbe. Le orecchie sono grandi, leggermente inclinate in avanti, larghe alla base e appuntite in alto, con lunghi ciuffetti di pelo che ricordano quelli della lince e che fungono da barriera difensiva contro il freddo. Gli occhi, grandi, espressivi e leggermente obliqui, presentano  un colore che  varia dal verde al giallo e bronzo, indipendentemente dal colore del mantello.  Rari sono gli esemplari con occhi blu e impari. Le zampe sono robuste, alte, con zampe posteriori leggermente più lunghe di quelle anteriori. I piedi sono grandi, palmati e con abbondanti ciuffi di pelo tra le dita per facilitare gli spostamenti e non sprofondare nella neve. La coda, portata ritta come un pennacchio, è lunga e folta e, se girata all'indietro, dovrebbe raggiungere almeno le scapole, ma preferibilmente il collo. Il peso nei maschi varia dai 7 agli 8 kg e nelle femmine dai 3 ai 5,5 kg. Il manto di copertura è costituito da un  lungo pelo  lucido, impermeabile e idrorepellente che copre schiena e fianchi e da un folto sottopelo lanoso. Questo tipo di pelo è adatto  a sopportare le temperature rigide del Paese di origine. In inverno, per difendersi dal freddo la cute si ispessisce e il pelo si allunga di circa 10 cm rispetto al periodo estivo. Un gatto in pieno pelo ha una gorgiera completa che gli avvolge collo e spalle e vaporosi “pantaloncini” sulle zampe posteriori.
 Questi gatti sono allevati solo nei colori naturali, incluse tutte le varietà con il bianco, che può essere presente in qualunque quantità, mentre non sono riconosciuti i colori ottenuti da ibridazione con altre razze, come i colour point, tipici  del Siamese e del Birmano, il lilla, il cannella e il cioccolato. I mantelli più diffusi sono comunque il tabby classico nero e il tabby striato, con o senza macchie bianche. Già da piccolo un cucciolo di Skogatt presenta un pelo lungo, anche se ci vogliono almeno due anni perché raggiunga il suo aspetto migliore; lo sviluppo completo del gatto, infatti, si raggiunge intorno ai tre anni. Nonostante sia folto, il pelo del Norvegese delle Foreste ha bisogno di pochissime cure. E' sufficiente dare ogni tanto una passata con un pettine a denti larghi per evitare di danneggiare il delicato sottopelo. Durante la breve ma intensa fase della muta, che avviene in primavera-estate, il Norvegese delle Foreste si presenta simile a un gatto a pelo corto con coda vistosamente pelosa: solo i ciuffi sulle orecchie, la coda e il pelo tra le dita delle zampe testimoniano che ci troviamo di fronte a un gatto con un mantello lungo o semi-lungo. In questo periodo  è bene pettinarlo spesso, per evitare che, leccandosi, ne possa ingerire una grande quantità. Il lavaggio con acqua è sconsigliato, anche se il pelo, essendo idrorepellente, incredibilmente si asciuga in meno di 15 minuti. Le orecchie devono essere pulite solo al bisogno, con un prodotto appositamente specifico.
Di carattere è socievole e pacifico, anche se rispetto al Maine Coon  è meno mansueto. È vivace e attivo, giocherellone, curioso e ama cacciare, ma si adatta senza difficoltà anche alla vita domestica; tuttavia è bene dargli la possibilità di poter sfogare in qualche modo le sue energie. Amano molto arrampicarsi e giocare  fino a tarda età. Intelligenti e affettuosi sia con gli adulti che con i bambini, scelgono e creano un legame particolare con un membro della famiglia. Gradiscono le coccole e le carezze, anche se meno rispetto ad altre razze a pelo lungo o semi-lungo. Raramente danno problemi di convivenza con il cane. Dato lo spiccato istinto territoriale, sono difficili le convivenze tra maschi; tali problemi non si hanno con soggetti sterilizzati e con femmine, purché sia adeguato lo spazio a disposizione. Il Norvegese è un gatto generalmente silenzioso, non è, infatti, un grande miagolatore.  E' un gatto molto indipendente, che sa sbrigarsela in ogni occasione e mal sopporta intrusioni ed imposizioni. Il suo padrone ideale è, quindi, una persona serena ed equilibrata, rispettosa degli altrui spazi e personalità. Come tutti i gatti dal carattere importante, il Norvegese 'marca' il proprio padrone, lasciargli il suo odore strofinandosi contro, e nello stesso tempo raccoglie tutte le informazioni che questo porta dall'ambiente esterno.

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