La storia dell'albero di Natale





Domani è Natale…e sotto l’albero avrete già disposto i regali incartati e pronti per essere distribuiti e aperti. L'albero di Natale è, insieme al presepe, una delle più diffuse tradizioni natalizie. È un momento magico per grandi e piccini, un momento in cui la famiglia si riunisce e collabora alla costruzione di un simbolo di gioia e felicità. 

Certo ognuno ha i propri ruoli e normalmente quello della mamma è dirigere la distribuzione dei vari ornamenti sui rami, con una meticolosità e precisione tale da trasformarla spesso e volentieri in una insopportabile direttrice dei lavori! Ma anche questo fa parte della tradizione! 

L’albero di Natale viene preparato qualche giorno o qualche settimana prima di Natale e rimosso dopo l'Epifania. Nella tradizione milanese l'albero di Natale viene preparato a Sant'Ambrogio, patrono di Milano, il 7 dicembre; mentre nella tradizione barese è allestito a San Nicola, patrono di Bari, il 6 dicembre. Un'altra usanza ne prevede la preparazione l'8 dicembre, giorno dell'Immacolata Concezione

Gli ornamenti più diffusi con cui addobbare gli alberi di Natale sono le classiche palline tonde, ma esistono decorazioni di ogni forma e materiale e si possono usare fiocchi colorati di tessuto, festoni, fili perlati, decorazioni create con frutta secca, arance, biscotti allo zenzero, decorazioni in pasta di sale che rappresentano personaggi come personaggi Babbo Nataleangelirenne e così via. Non esiste un limite alla creatività!! È anche bello mettere oggetti dotati di una forte carica affettiva indipendentemente dall’estetica. La cima dell'albero è in genere arricchita da un puntale; molto spesso è a forma di stella, con riferimento alla stella cometa oppure è un angelo per ricordare l’arcangelo Gabriele che annuncia a Maria il concepimento di Gesù. Questo genere di puntale era diventato molto comune durante il periodo Vittoriano nel Regno Unito, dopo la pubblicazione di una foto che ritraeva la Regina Vittoria e la sua famiglia attorno ad un albero natalizio coronato da un puntale a forma di angelo. 

L’aggiunta di file di piccole luci elettriche da il tocco finale all’albero e contribuisce a creare un’atmosfera calda e accogliente, insomma quello che le popolazioni scandinave definiscono hygge, cioè quel senso di comodità e felicità che si prova nelle piccole cose. Il primo ad utilizzare le luci elettriche fu lo statunitense Edward H. Johnson, socio del famoso inventore Thomas Edison. Johnson utilizzò per la prima volta delle luci elettriche per addobbare l'albero della propria abitazione nel 1885, sostituendo così le candele che venivano tradizionalmente messe sui rami. 

La prima azienda a produrre fili luminosi per decorare l’albero di Natale fu la General Electric Co. di Harrison, nel New Jersey, ma si dovette attendere fino agli anni 40 del ‘900 prima che le luci elettriche venissero usate su larga scala, in quanto i costi di produzione erano elevati. 

L'abitudine di decorare alcuni alberi sempreverdi era diffusa già tra i Celti durante le celebrazioni relative al solstizio d'inverno. I Romani usavano decorare le loro case con rami di pino durante le Calende di gennaio

Con l'avvento del Cristianesimo l'albero divenne simbolo di Cristo, inteso come linfa vitale, e della Chiesa, rappresentata come un giardino voluto da Dio sulla terra. 

L'uso moderno dell'albero nasce secondo alcuni a Tallinn, in Estonia, nel 1441, quando fu eretto un grande abete nella piazza del Municipio, attorno al quale giovani scapoli, uomini e donne, ballavano insieme alla ricerca dell'anima gemella. Tradizione poi ripresa dalla Germania del XVI secolo, dove una cronaca di Brema del 1570 riferisce di un albero decorato con mele, noci, datteri e fiori di carta. Secondo altre fonti l'albero di natale come è conosciuto sarebbe originario della regione di Basilea in Svizzera dove se ne trovano tracce risalenti al XIII secolo

Per molto tempo, la tradizione dell'albero di Natale rimase tipica delle regioni a nord del Reno, mentre era meno diffusa nelle regioni germaniche più a sud, dove la popolazione era prevalentemente cattolica e lo consideravano un uso protestante. Gli ufficiali prussiani, dopo il Congresso di Vienna, contribuirono alla sua diffusione negli anni successivi. In Gran Bretagna, a metà del XIX secolo, è il principe Alberto, marito della regina Vittoria, che date le sue origini germaniche volle introdurre l'uso dell'albero di Natale a corte; la novità si estese presto in tutto il Regno Unito e di conseguenza in tutto il mondo anglosassone. 

In Italia la prima ad addobbare un albero di Natale fu la regina Margherita nella seconda metà dell'Ottocento al Quirinale, e da lei la moda si diffuse velocemente in tutto il paese: 

Nei primi anni del Novecento gli alberi di Natale conoscono una diffusione così rapida che coltivare pini e abeti da vendere durante le festività natalizie diventa una vera e propria attività lavorativa, soprattutto in Canada e negli Stati Uniti d'America, dove sorgono le prime Christmas tree farms. La prima azienda specializzata nella coltivazione di alberi natalizi nasce nel 1901 nello Stato del New Jersey

Negli ultimi decenni si è diffuso l’uso di alberi artificiali, come scelta più pratica ed ecologica, ma contrariamente a quanto si possa credere, negli Stati Uniti ci sono delle associazioni che sostengono l'utilizzo di alberi natalizi vivi, rispetto a quelli artificiali, in quanto si è stimato che la produzione americana di alberi destinati alla vendita, che copre una superficie di circa 200.000 ettari, produce ossigeno giornaliero per circa 9 milioni di cittadini. 

Tra gli alberi natalizi più famosi ricordiamo quello di Boston, che addobba il proprio albero dal lontano 1941. Dal 1971 è donato ogni anno alla città dalla Nuova Scozia, in Canada, per ricordare l’aiuto dato dalla città di Boston quando nel dicembre del 1917 una nave carica di munizioni esplose nel porto di Halifax uccidendo quasi 2.000 persone. La scelta dell'albero da donare è un procedimento complesso che prevede addirittura la formazione di un team di esperti, i quali nei mesi antecedenti il Natale hanno il compito di stilare una lista di papabili alberi da destinare al taglio. L’albero, che non deve superare l'altezza di 16 metri, non deve provenire da un'azienda di coltivazione, ma deve essere tagliato nella foresta. Dopo il taglio, l'albero viaggia per circa 1.200 Km prima su strada e poi su traghetto prima di giungere a Boston, dove viene simbolicamente scortato dalla Polizia cittadina, fino a raggiungere il parco pubblico Boston Common. La decorazione dell'albero richiede poi l'impiego di molti uomini e tantissime ore di lavoro. Per fare un esempio, nel 1998 furono necessari 7 km di cavi elettrici per illuminare l’albero e nel 2006 furono utilizzati circa 8.000 bulbi luminosi. 

L'albero del Rockefeller Center a New York, invece, è il simbolo per eccellenza del Natale newyorkese. Il grande pino, proveniente dalle foreste norvegesi, ha un'altezza compresa tra i 21 ed 30 metri. L'accensione delle luci si svolge con una grande cerimonia pubblica ed è trasmessa in diretta TV. 

A Londra l'albero natalizio è tradizionalmente posizionato a Trafalgar Square e sin dal 1947 è donato dagli abitanti di Oslo, in Norvegia, come ringraziamento per l'aiuto ricevuto durante la seconda guerra mondiale. L'albero è un pino norvegese con un'età di circa 60 anni ed un'altezza minima di 20 metri. L’albero, tagliato verso fine Novembre, viene trasportata fino a Londra a bordo di un battello. Viene poi addobbato di decorazioni e luci e acceso durante una cerimonia pubblica il primo giovedì di Dicembre. 

In Italia, invece, la tradizione dell’albero di Natale in piazza San Pietro è stata avviata nel 1982 da papa Giovanni Paolo II, che quell’anno aveva ricevuto in dono un abete da un contadino polacco, che aveva portato l’albero fino a Roma. Da allora è tradizione che ogni anno una regione europea porti in dono un abete proveniente dai propri boschi per essere poi collocato al centro di piazza San Pietro, accanto al presepe anch’esso offerto ogni anno da una diversa località del mondo. 









Tomorrow is Christmas ... and under the tree you will have already placed the wrapped gifts ready to be distributed and opened. The Christmas tree is, together with the nativity, one of the most popular Christmas traditions. It is a magical moment for young and old, a time when the family comes together and collaborates in building a symbol of joy and happiness. 

Of course everyone has their own roles and normally that of the mother is to direct the distribution of the various ornaments on the branches, with such meticulousness and precision as to transform her into an unbearable work director! But this is part of the tradition too! 

The Christmas tree is prepared a few days or weeks before Christmas and removed after the Epiphany. In the Milanese tradition, the Christmas tree is prepared on December 7th, i.d. on Sant’Ambrogio’s day, patron of Milan; while in the Bari tradition it is set up on San Nicola’s day, patron of Bari, on December 6th. Another custom involves preparing it on December 8th , the day of the Immaculate Conception. 

The most common ornaments with which to decorate Christmas trees are the classic round balls, but there are decorations of all shapes and materials and you can use coloured bows of fabric, festoons, pearly threads, decorations created with dried fruit, oranges, ginger biscuits , salt paste decorations representing characters such as Santa Claus, angels, reindeers and so on. There is no limit to creativity !! It is also nice to put objects with a strong emotional charge regardless of aesthetics. The top of the tree is usually enriched by a topper; very often it is in the shape of a star, with reference to the comet star or it is an angel to remember the archangel Gabriel who announces the conception of Jesus to Mary. This kind of tip had become very common during the Victorian period in the United Kingdom, after the publication of a photo of Queen Victoria and her family around a Christmas tree crowned with an angel-shaped topper. 

The addition of rows of small electric lights gives the final touch to the tree and contributes to creating a warm and welcoming atmosphere, in short, what the Scandinavian populations call hygge, that is, the sense of comfort and happiness that is felt in small things. The first to use electric lights was the American Edward H. Johnson, partner of the famous inventor Thomas Edison. Johnson used electric lights for the first time to decorate the tree of his own home in 1885, thus replacing the candles that were traditionally placed on branches. 

The first company to produce luminous threads to decorate the Christmas tree was the General Electric Co. of Harrison, New Jersey, but it had to wait until the 1940s before the electric lights were used on a large scale, in how high the production costs were. 

The habit of decorating some evergreen trees was already widespread among the Celts during the celebrations for the winter solstice. The Romans used to decorate their houses with pine branches during the Calends of January. 

With the advent of Christianity the tree became a symbol of Christ, meant as lifeblood, and of the Church, represented as a garden wanted by God on earth. 

According to some, the modern use of the tree was born in Tallinn, Estonia, in 1441, when a large fir was erected in the town hall square, around which young bachelors, men and women, danced together in search of a soul mate. The tradition then spread to Germany in the 16th century, where a chronicle of Bremen from 1570 reports the news of a tree decorated with apples, walnuts, dates and paper flowers. According to other sources, the Christmas tree as it is known would have originated in the Basel region in Switzerland where there are traces dating back to the thirteenth century. 

For a long time, the tradition of the Christmas tree remained typical of the regions north of the Rhine, while it was less widespread in the southern Germanic regions, where the population was predominantly Catholic and considered it a Protestant use. Prussian officers, after the Vienna Congress, contributed to its spread in the following years. In Britain, in the mid-nineteenth century, it was Prince Albert, husband of Queen Victoria, who, given its Germanic origins, wanted to introduce the use of the Christmas tree at court; the novelty soon spread throughout the United Kingdom and consequently throughout the Anglo-Saxon world. 

In Italy the first to decorate a Christmas tree was Queen Margherita in the second half of the nineteenth century at the Quirinale, and the fashion spread quickly throughout the country: 

In the early twentieth century, Christmas trees experienced such a rapid spread that growing pine and fir trees for sale during the Christmas holidays became a real business, especially in Canada and the United States of America, where the first Christmas tree farms were established. The first company specializing in the cultivation of Christmas trees was born in 1901 in the state of New Jersey. 

In recent decades the use of artificial trees has spread, as a more practical and ecological choice, but contrary to what one might believe, in the United States there are associations that support the use of live Christmas trees instead of artificial ones, as it has been estimated that the American production of trees destined for sale, which covers an area of ​​approximately 200,000 hectares, produces daily oxygen for about 9 million citizens. 

Among the most famous Christmas trees we remember that of Boston, which has decorated its tree since 1941. Since 1971 it has been donated to the city every year by Nova Scotia, Canada, to remember the help given by the city of Boston when in December 1917 an ammunition-laden ship exploded in Halifax harbour killing nearly 2,000 people. The choice of the tree to be donated is a complex procedure that even involves the formation of a team of experts, who in the months before Christmas have the task of drawing up a list of eligible trees to be used for cutting. The tree, which must not exceed 16 meters in height, must not come from a cultivation farm, but must be cut in the forest. After the cut, the tree travels for about 1,200 km first by road and then by ferry before reaching Boston, where it is symbolically escorted by the city police, until it reaches the Boston Common public park. The decoration of the tree then requires the use of many men and many hours of work. To give an example, in 1998 7 km of electrical cables were needed to illuminate the tree and in 2006 about 8,000 light bulbs were used. 

The Rockefeller Center tree in New York, on the other hand, is the symbol par excellence of New York Christmas. The large pine, coming from the Norwegian forests, has a height between 21 and 30 meters. The lighting of the lights takes place with a large public ceremony and is broadcast live on TV. 

In London the Christmas tree is traditionally placed in Trafalgar Square and since 1947hit has been donated by the inhabitants of Oslo, Norway, as a sign of gratitude for the help received during the Second World War. The tree is a Norwegian pine with an age of about 60 years and a minimum height of 20 meters. The tree, cut towards the end of November, is transported to London on board a boat. It is then decorated with decorations and lights and lit during a public ceremony on the first Thursday of December. 

In Italy the tradition of the Christmas tree in St. Peter's Square was started in 1982 by Pope John Paul II, who that year had received a fir tree as a gift from a Polish peasant, who had brought the tree up to Rome. Since then it is tradition that every year a European region brings a fir tree from its forests as a gift to be placed in the center of St. Peter's Square, next to the crib also offered every year by a different location in the world. 






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