STUFATO DI MANZO AL VINO ROSSO SECONDO LA RICETTA DELLA NONNA


Solitamente non facciamo premesse ma andiamo al dunque, alla ricetta. Questa volta però vorrei spiegarvi il nome di questo piatto.
Ho fatto una ricerca su internet su questa ricetta per la prima volta, perché appunto la ricetta è quella collaudata, di casa, che faceva la mia nonna. Ma cercando su internet ho scoperto che in realtà quello che io pensavo fosse lo stufato, e cioè cottura della carne con il vino, non è veramente stufato. Al massimo lo si può chiamare stracotto ed è un piatto tipico toscano, mentre io e ancora di più mia nonna siamo lombarde.
Quindi non so da dove sia arrivato questo nome ma adesso vi giro la ricetta.
In inverno con la polenta è un vero comfort food, anche per chi non ama il vino ..e fidatevi perché io bevo solo mezzo dito di vini dolci per brindare...e Sara ancora meno di me ma ha apprezzato.

🇮🇹
Ingredienti per 4 persone

Mezzo chilo di polpa di spalla o spalla (cappello del prete) o geretto (muscolo) o guancia o pancia

2 bicchieri di barolo o altro vino corposo

2 spicchi di aglio

Olio evo qb


La carne deve essere ricca di tessuto connettivo che sciogliendosi piano piano crea un composto gelatinoso e rende la carne morbida. Il trucco consiste nel cuocere a lungo (3/4 ore) e a fuoco basso, per non rendere stopposa e dura la carne.
In una padella a bordi alti mettere un paio di cucchiai di olio evo e i due spicchi di aglio.

Fare rosolare e aggiungere la carne. Per velocizzare si può tagliare la carne anche a pezzetti, tipo spezzatino. In questo modo basteranno un paio d'ore  di cottura.

Aggiungere il vino e lasciare coperto.

Se si asciugasse troppo aggiungere brodo.

La carne deve diventare molto tenera, a tal punto che si riesca a sbriciolarla con la forchetta e si sciolga in bocca.


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Usually we do not make premises but we write the recipe directly. This time, however, I would like to explain the name of this dish.
I serached this recipe on the Internet for the first time, because precisely the recipe is  tested, it's the one followed by my grandmother. But looking on the Internet I discovered that, as a matter of fact, what I thought was the stew, that is cooking the meat with  wine, is not really stew. At best it can be called "stracotto" and it is a typical Tuscan dish, while I and even more my grandmother are from Lombardy.
So I don't know where this name came from but now I'm going to give you this fantastic  recipe.
In winter with polenta it is a real comfort food, even for those who don't like wine .. and trust me because I only drink half a finger of sweet wines to toast ... and Sara, who drinks even less than me, really appreciated.


🇬🇧
Ingredients for 4 people:

Half a kilo of shoulder or shoulder pulp (priest's hat) or geretto (muscle) or cheek or belly
2 glasses of Barolo or other full-bodied wine
2 cloves of garlic
Extra virgin olive oil to taste

The meat must be rich in connective tissue which, slowly melting, creates a gelatinous compound and makes the meat soft. The trick is to cook it for a long time (3/4 hours) and on low heat, in order not to make the meat stringy and chewy.

In a pan with high sides put a couple of spoons of extra virgin olive oil and the two cloves of garlic.

Brown and add the meat. To speed up, you can also cut the meat into small pieces, like stew. In this way a couple of hours of cooking will be enough.

Add the wine and cover with a lid.

If it dries out too much, add broth.

The meat must become very tender, to the point that you can crumble it with a fork and melts it in your mouth.




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