IL POMODORO

I primi pomodori nascevano tra il Perù e il Messico dove originariamente erano delle piante infestanti nei campi di mais e molte delle quali avevano frutti velenosi. Furono gli Indios e gli Atzechi che cominciarono a selezionare le piantine che producevano i frutti buoni.
Il pomodoro fu importato in Europa nel 1540, da Hernan Cortes. Inizialmente fu molto apprezzato dal Re Sole, ma il clima della Francia non era l'ideale per il pomodoro, così i frutti rimanevano piccoli, giallognoli e non piacevoli alla vista. All'inizio,  in Francia gli uomini lo regalavano alle donne in segno di amore.  Nel 1596 il pomodoro fece la sua comparsa in Italia, dove però rimase soprattutto pianta ornamentale. All'inizio del 1600 arrivò al vicereame spagnolo di Napoli, zona in cui, grazie al suo clima caldo, la pianta cominciò a dare frutti più grandi e di colore rosso-arancione. Soprattutto i contadini cominciarono ad usarlo normalmente nella loro povera dieta. Le prime notizie del suo uso alimentare furono riportate dall'erborista Mattioli che riferì per sentito dire che il frutto veniva consumato fritto nell'olio. Solo un secolo dopo, con le pestilenze e le carestie del XVII e XVIII secolo  si diffuse nel resto d'Europa e venive soprattutto usato in minestre e sughi, oltre che come alimento afrodisiaco.

Il pomodoro veniva consumato all'inizio prevalentemente cotto. Era infatti guardato con sospetto, perché oltre all'aspetto poco invitante dei primi esemplari, erano comunque stati importate anche delle specie velenose. Il nome botanico, Solanum Lycopersicum, frutto del lupo, testimonia l'iniziale diffidenza. Il botanico Mattioli verso la metà del 1550 introdusse invece la denominazione mala aurea, tradotto poi come pomo d'oro. In altri paesi prevalse invece il  nome originale, dato da Inca e Atzechi, xitomatl da cui hanno origine i nomi in inglese, francese, spagnolo e tedesco.
Nel 1796 Lazzaro Spallanzani studiò la conservazione degli estratti bolliti in contenitori chiusi per mantenerli inalterati. Nel 1810 fu brevettata la scatola di stagno da un inglese e nel 1847 furono messi in vendita le prime scatole di pomodoro conservato in Inghilterra e in America.
Nel 1839 Ippolito Cavalcanti, nel suo libro "Cucina teorico-pratica", consigliava di condire la pasta di grano duro con la salsa di pomodoro. Alla fine del 1800 a Salerno iniziò la produzione dei pomodori pelati. E nel 1875 l'astigiano Francesco Cirio creò a Napoli la prima industria conserviera. La diffusione decisiva fu poi con l'impiego della salsa di pomodoro sulla pizza, il piatto più amato del mondo. Attualmente si consumano circa cinquanta milioni di tonnellate di pomodoro all'anno.
Adesso, solo in Italia, ci sono circa 320 varietà di pomodoro.

La pianta di pomodoro è della stessa famiglia di melanzane e patate, le solanacee.

PROPRIETA' DEL POMODORO
Il frutto maturo è ricco di principi nutritivi e ha un basso contenuto calorico (17 kcal per 100 gr di prodotto). E' ricco d'acqua, sali minerali, carboidrati, proteine, fibre e pochissimi grassi.
Ha proprietà antiossidanti e vitaminizzanti (vitamine del gruppo B, acido ascorbico, vitamina D e vitamina E). Consumare almeno100 gr di pomodoro 3 volte alla settimana garantisce la funzione antiossidante del licopene (la sostanza che dà il caratteristico colore rosso al pomodoro).
E' rinfrescante e depurativo: favorisce l'eliminazione delle scorie in eccesso e la presenza di acidi organici favoriscono la digestione degli amidi abbassando il ph nello stomaco. Per questo però è sconsigliato a chi soffre di gastrite.

RICETTE
POMODORINI CON RIPIENO AL PESTO



 The first tomatoes were born between Peru and Mexico where they  were originally infesting plants in  corn fields and many of them had poisonous fruits. It was the Indians and Aztecs who began to select the seedlings that wuld  produce good fruit.The tomato was imported into Europe in 1540, by Hernan Cortes. Initially it was appreciated by the Sun King, but the climate of France was not ideal for tomatoes, so the fruits remained small, yellowish and not pleasing to the eye. At the beginning, in France men gave them to women as a sign of love. In 1596 the tomato appeared in Italy, where however it remained above all an ornamental plant. At the beginning of 1600 it reached the Spanish viceroyalty of Naples, where, thanks to its warm climate, the plants began to give bigger and red-orange fruits.  Peasants began to use it normally in their poor diet. The first reports as food use were reported by herbalist Mattioli who reported by hearsay that tomatoes were  fried in oil and eaten.  Only a century later, with the plagues and famines of the seventeenth and eighteenth centuries it spread throughout the rest of Europe and it was mainly used in soups and sauces, as well as an aphrodisiac food.The tomato was consumed at the beginning mainly cooked. In fact, it was looked upon with suspicion, because in addition to the uninviting aspect of the first specimens, poisonous species had also been imported. The botanical name, Solanum Lycopersicum, fruit of the wolf, bears witness to the initial mistrust. In the middle of the 15th century,  botanist Mattioli introduced the name mala aurea, later translated as a golden apple. In other countries, instead, the original name prevailed. It was the name given by Incas and Atzecs, xitomatl from which the names in English, French, Spanish and  German originate.In 1796 Lazzaro Spallanzani studied the conservation of boiled extracts in closed containers that would  keep them unaltered. In 1810 the tin box was patented by an Englishman and in 1847 the first boxes of preserved tomatoes   were put on sale in England and America.In 1839 Ippolito Cavalcanti, in his book "Theoretical-practical cuisine", advised to season  durum wheat pasta with  tomato sauce. At the end of the 1800s in Salerno the production of peeled tomatoes began. And in 1875  Asti-born Francesco Cirio created the first canning industry in Naples. The decisive diffusion startedthen with the use of tomato sauce on pizza, the most loved dish in the world. About fifty million tons of tomatoes are consumed every year.Now, only in Italy, there are about 320 varieties of tomatoes.The tomato plant belongs to  the same family as aubergines and potatoes, the solanaceae.PROPERTIES OF TOMATOThe ripe fruit is rich in nutritive principles and has a low caloric content (17 kcal per 100 gr of product). It is rich in water, mineral salts, carbohydrates, proteins, fibers and very few fats.It has antioxidant and vitaminizing properties (B vitamins, ascorbic acid, vitamin D and vitamin E). Consuming at least 100g of tomato 3 times a week guarantees the antioxidant function of lycopene (the substance that gives the characteristic red color to the tomato).It is refreshing and purifying: it favors the elimination of excess waste and the presence of organic acids favors the digestion of starches by lowering the pH in the stomach. This is why it is not recommended for those suffering from gastritis.

RECIPES
TOMATOES WITH GARLIC FREE PESTO

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